Rodato strumentista siracusano, William Wilson debutta nel dicembre 2010 con “Just For You Not For All”, una raccolta di canzoni nudamente acustiche, finanche scheletriche, spesso debordanti nel paranoico. Più che gli arrangiamenti impressiona lo stile canoro, perlopiù insistito nel registro pseudo-tenoristico con trasporto grunge (al punto che qui e là non si distingue granchè da un qualsiasi album unplugged di un qualsiasi complesso grunge), inflessioni da castrato Jeff Buckley-iano, e talvolta un timbro scultoreo-arcano alla Jim Morrison. Con uno switching di lingue che passa da inglese al francese, e un’indubbia abilità a non cadere nella trappola dello stereotipo del chansonnier (specie nella quasi-gotica “Y A Du Soleil Dans La Rue”), William Wilson - aka William Voi - riprende e sintetizza gli spunti poetici di partenza (poesie del poeta beat Gregory Corso e di Boris Vian, il traduttore francese di Raymond Chandler) per farne un diario di bordo un po’ distaccato e autocompiaciuto, massicciamente giocato sul maledettismo piacente. Ma non è tendenzioso. Due cover: “Incurable” (Piano Magic) e “Song To The Siren” (Tim Buckley). - Michele Seran - 6/10 Leave a Reply. |
News
Tutto
Archives
Febbraio 2017
|