William V. Wilson
William V. Wilson
  • Home
  • Biography
  • Music
  • Lyrics
  • Video
  • Live
  • News
  • Links
  • Contacts
  • Home
  • Biography
  • Music
  • Lyrics
  • Video
  • Live
  • News
  • Links
  • Contacts

- Spot Referendum 12-13 Giugno 2011 -

31/5/2011

1 Comment

 

!!! Anche William Wilson Vota Sì !!!

1 Comment

Kathodik - Recensione "Just For You, Not For All"

31/5/2011

0 Comments

 
Picture






A dispetto del nome, Wilson è italiano, per la precisione siciliano, cresciuto a pane e beat generation. Il giovane cantautore dimostra subito di avere molte carte da giocare in questa manciata di brani, tra i quail solo un paio sono totalmente frutto della mente dell’artista sicialiano. Le altre otto tracce, infatti, sono o rielaborazioni di poesie di Gregory Corso e di Boris Vian o cover di Tim Buckley e Piano Magic. L’atteggiamento di Wilson è da cantautore navigato, armato di sola chitarra acustica e di tanto in tanto accompagnato da un piano o da un basso riesce a dare delle letture molto personali, intime, esistenzialiste ed appassionate dei brani altrui. In tutto il disco traspare una grande malinconia, la stessa che pervadeva i lavori di artisti riconducibili a lui, vale a dire Nick Drake e lo stesso Tim Buckley.

- Vittorio Lannutti - 3,5/5


0 Comments

Audiodrome - Recensione "Just For You, Not For All"

23/5/2011

1 Comment

 
Picture








Quindici dischi e non sentirne il peso. Detentore di una vocalità impressionista e del sacro fuoco del folk d’autore, quello che non fa cascare le palle per terra, insomma, per Just For You Not For All William Wilson (pseudonimo poesco per un trentenne siracusano) era partito con l’intenzione di fare il classico disco unplugged. L’intesa nata con Giuseppe Forte (alle tastiere, chitarre e missaggio) e Francesco Inturrisi (al basso) ha fatto sì che, escluse comunque le chitarre elettriche, gli altri strumenti dessero forma differente e compiuta alle ombrose intimità intermittenti di ogni pezzo del disco. Comprese le reinterpretazioni di “Song To The Siren”, sopra la media, e la meravigliosa rilettura di “Incurable” dei Piano Magic. È evidente poi, anche nel resto dei pezzi, l’essenza dark/psych che innerva ogni strofa e ritornello, per quanto siano componenti che ritagliano le sfumature di quello che folk è e folk rimane. Tra acre ironia, spezie mediterranee e uso di lingue differenti poi, l’apparto testuale del disco rivitalizza i temi del jazzista e poeta Boris Vian ispirando quattro canzoni, "Y A Du Soleil Dans La Rue", "Pourquoi Que Je Vis", “J'Aimerais/Tout à été Dit Cent Fois” e  “Je Veux Une Vie En Forme D'Arete", mentre in “The Wreck Of The Nordling” e “Song”, viene musicata l’arte poetica di Gregory Corso. Il resto è tutto di William, un Wilson molto ispirato e che meriterebbe più attenzione. Mezza stella in più.

- Giampaolo Cristofaro -  3,5/5


1 Comment

Intervista Su Clap Bands Magazine

17/5/2011

0 Comments

 

Il Folk di William Wilson
di Sisco Montalto


William Wilson, musicista sempre smanioso di sperimentare nuovi generi musicali, dopo anni e dopo numerosi progetti, album, ep, festival, ha trovato la sua dimensione ideale, quella del solista. Da un anno è uscito il suo primo album “Just For You Not Fo All”, contenente dieci tracce, interamente autoprodotte. Un folk con venature psichedeliche e dark. Un album molto interessante che vale proprio la pena di ascoltarlo..Ho conosciuto un pò meglio William:

-William, mi ha sorpreso molto la tua biografia, tanti progetti negli anni e tanti generi musicali, soprattutto  è presente il metal: come si arriva dal metal al folk-blues, a parte la naturale maturazione che ci può essere in un artista, e cosa hanno dato le esperienze passate al tuo attuale progetto?

"Dal Black Metal al Folk il passo è molto più breve di quanto si possa pensare. I due "generi" musicali hanno diverse caratteristiche comuni, soprattutto certi argomenti o tematiche all'interno delle liriche sono molto simili, basti pensare alla natura o al rapporto dell'uomo con essa. Le molteplici esperienze vissute negli anni precendenti di certo mi hanno dato la forza e la sicurezza necessarie per intraprendere un percorso tortuoso e avventuroso come quello solista, che di certo regala molte soddisfazioni ma anche sforzi maggiori."

-Parlami  di “Just For You Not For All”, album uscito nel 2010..

"Questo è un disco completamente incentrato sulla poesia e sulla melodia, un disco dark, con suoni e scelte stilistiche a volte sperimentali, soprattutto per quanto riguarda le registrazioni e i mix. Un disco che è nato con poche pretese, per essere soltanto un prodotto "acustico e voce", una sorta di libro sonoro, che vuole affermare la necessità di semplicità ma che in realtà è complicato da assimilare ad un primo ascolto."

- Da cosa è ispirato questo album e più in generale la tua musica?

"Senza dubbio tutti quei cantautori malinconici e introspettivi come Nick Drake ed Elliott Smith, ma anche e soprattutto persone vicine a me come Giuppy (la mia ragazza) e Giuseppe Forte che hanno sempre creduto in me e mi hanno sempre spronato e spinto ad andare avanti." 
- Boris Vian e Gregory Corso: come hanno "influenzano" la tua arte e cosa ha rappresentato per te la beat generation?

"In quegli anni si respirava un'aria di libertà artistica mai vista prima, testimoniata dagli scritti di Gregory Corso, William Borroughs, Allen Ginsberg, Jack Kerouack e compagnia...Ed è proprio questo lo spirito che  accompagna la mia creazione musicale, uno spirito totalmente avulso da regole o dettami specifici, ma totalmente llibero e aperto a nuove esperienze, proprio come i Poeti della Beat Generation...Boris Vian, più che per le sue opere poetiche, mi ha influenzato per la sua musica, essendo stato un Jazzista magari non eccelso, ma sicuramente di grande impatto sotto il profilo lirico (ad esempio, "Le Deserteur", canzone molto "divertente" ma di denuncia, che ha come tema la chiamata alle armi). L'arte musicale ha di certo influenzato quella poetica in Vian, che non scriveva soltanto poesie ma vere e proprie canzoni. La sua poesia è talmente sonora e musicale, da essere perfetta per crearne dolci melodie dark."

- Mi è piacuta l'idea del francese: perchè questa scelta?

"Ho sempre utilizzato l'inglese, come lingua principale, da 12 anni a questa parte, ho sempre scritto in Inglese e mi sono trovato bene e a mio agio. Francese, perché sentivo il bisogno di cantare le poesie di Boris Vian e non volevo snaturarle, ma esprimere ciò che lui voleva dire nella sua lingua originale. La lingua Italiana, oltre ad essere bellissima, è di gran lunga la più difficile da utilizzare, poiché sarebbe facile risultare banali o ripetitivi. Oltretutto, non credo di essere in grado di esprimermi al meglio in italiano, nonostante sia la mia lingua madre."

- Hai sempre fatto musica lontana da quella più prettamente italiana: che idea ti sei fatto della musica del nostro paese e pensi che ci si possa "imporre" in Italia con certi generi?

"In Italia la crisi economica ha intaccato notevolmente il mercato discografico, tanto che ormai chiunque preferisci far dischi casalinghi e autoprodursi, anche perché nessuno investe più sui giovani, e per forza di cose bisogna darsi da fare. La musica, da sempre, in Italia è messa in secondo piano rispetto a tutto il resto, e quindi non sarà una cosa semplice non solo imporsi, ma anche semplicemente avere la possibilità di esibirsi e ritagliarsi un piccolo spazio personale all'interno del marasma generale." - Ultima domanda: live in programma e progetti futuri?

"Sono fermo da un po' in realtà, sto sperimentando nuove soluzioni per i live. Sabato 30 Aprile, aprirò un concerto durante una manifestazione che si terrà nel "mio" paese, Floridia, in provincia di Siracusa, e questo sarà l'unico live in programma, almeno per adesso. Per il resto, la mia idea principale è sempre quella di esibirmi al di fuori dei confini regionali e magari nazionali, ma ci vogliono tempo libero, soldi e molta fortuna...infine sto lavorando al nuovo album."
- Grazie...a presto William!!

"Grazie a voi!"
0 Comments

Saltinaria - Recensione "Just For You, Not For All"

10/5/2011

0 Comments

 
Picture






Si chiama come un racconto di E. A. Poe ma non vi terrorizzerà; ha un nome anglosassone ma è italianissimo; è nato in Florid(i)a, in un luogo di sole, mare ed arance ma non è conterraneo dei Red Hot Chili Peppers, semmai può essere amico di Roy Paci. Per la cronaca, esiste veramente un paese che si chiama quasi come lo stato americano ma è, da secoli, in Sicilia. Googolare per credere.
Insomma William Wilson porta il suo destino nel nome: un diamante dalle mille sfaccettature.Il suo stile confidenziale e rassicurante colpisce sin dai primi secondi di “Just You not for all”, primo album autoprodotto e da solista e , probabilmente, registrato in casa. Registrazione domestica che sacrifica un po’ l’ascoltabilità (la voce potente è troppo mortificata dal riverbero in alcuni frangenti) ma, presumo, sia carattere peculiare di una one man band. Ciò nonostante è un album gustoso, costituito da brani brevi, intensi ed eterogenei. Uso delle lingue, la trovo un carattere interessantissimo e funzionale alla musica: il Wilson canta in inglese o in francese come sceglierebbe una chitarra o per un pianoforte, mettendo la “musica della parola” al servizio della “musica della Musica”. “Just You not for all” risente dei numerosissimi esperimenti ed esperienze musicali intrapresi dall’artista durante la carriera: infatti dal 1998 circa, il ragazzo non si è fermato mai passando da un genere all’altro. Un orecchio attento può trovare mille tracce di altrettanti ascolti.
Un buon lavoro nonostante tutto.


Complimenti Messieur Wilson, la partenza è buona.

Ci vediamo alla prossima tappa !!!

- Giovanni Villani - 6,5/10


0 Comments

    Feed RSS

    News

    Tutto
    Interviews
    Live Shows
    Miscellaneous
    Reviews

    Archives

    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Maggio 2016
    Marzo 2016
    Settembre 2015
    Marzo 2015
    Novembre 2014
    Aprile 2014
    Marzo 2014
    Agosto 2013
    Giugno 2013
    Aprile 2013
    Marzo 2013
    Febbraio 2013
    Luglio 2012
    Giugno 2012
    Maggio 2012
    Aprile 2012
    Marzo 2012
    Febbraio 2012
    Gennaio 2012
    Dicembre 2011
    Novembre 2011
    Ottobre 2011
    Agosto 2011
    Luglio 2011
    Maggio 2011
    Aprile 2011
    Marzo 2011
    Febbraio 2011
    Gennaio 2011
    Dicembre 2010
    Novembre 2010

Powered by Create your own unique website with customizable templates.