_ Con il secondo arrivo in casa William Wilson viene spontaneo il confronto al precedente “Just for you,not for all”, per notare l’evoluzione e l’arricchimento che in questo lasso di tempo ha portato alla creazione di “Summer holidays & Folk Routine”. Scomparso quel barlume di acerba ingenuità, sono invece protagoniste le variazioni notevoli che fanno vacillare chi lo definiva seccamente un semplice cantautore indie-rock. Troviamo addirittura un pizzico di stoner alla Queen of the stone age nella canzone di apertura “Vita ludus est”, promettendo sorprese per tutti i gusti. Ad esempio “Blank” è da ascoltare per raggiungere la modalità zen, complici le ottime vibrazioni derivate un’azzeccata e poetica combinazione di piano e chitarre acustiche, così come il breve interludio del primo in “Kissed” a cui si aggiunge un pizzico di malinconia chopiniana. Riuscita bene anche la “rivisitazione” di “Phantasmagoria” by Tim Buckley. Ciò che accomuna tutte le canzoni di quella che si potrebbe definire un’opera folk solo in apparenza, è la tendenza all’infinito o meglio al non-finito del sapere a priori cosa le nostre orecchie dovranno sentire, le parole che dovranno ascoltare. - Annalisa Esposito - Leave a Reply. |
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Febbraio 2017
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