Il rock della malinconia, tra chitarre acustiche ed elettriche, basso, batteria e samples. “Whispers” apre l'album con una bella atmosfera acustica, seguita da “Omid”, un brano piu' movimentato. “The Solitude Glass” è una ballata notturna, di luna e silenzi, seguita dalla canzone sorella “The Other One”, una ballata di sentimenti, sogni e speranze.
“The Same Fuckin' Shit” è un esperimento di folk ed elettronica leggera ben riuscito, un brano originale e interessante, anche nel testo. In generale dalle canzoni del disco si levano solitudine, nostalgia, sussurri, amori (“You In Me”) e amori perduti (“Lost Love”). "A Scar Is Born" chiude il lavoro con toni noir, cicatrici, bugie, cuori morti e psichedelie sintetiche. La voce e i cori sono buoni. Si avverte che i pezzi sono sentiti e realizzati con cura ma la produzione è da migliorare. Nel complesso il progetto ha ormai un'identita' e un immaginario precisi, non resta che aspettare i prossimi album, puntando sempre di piu' alla perfezione e all'orecchiabilita'. - Francesco Carrubba - Leave a Reply. |
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Febbraio 2017
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